I volti di Lambrate

AIM Associazione Interessi Metropolitani • 24 aprile 2022

Un parco urbano che ospita al suo interno cinque cascine ancora attive...
Una villa storica dove nascono le chitarre in alluminio suonate da Lou Reed...
Un graffito nascosto realizzato dai Milanesi dopo la cacciata ad opera di Federico Barbarossa...
Le cuspidi dei rifugi bellici anni trenta, per sfuggire ai bombardamenti...
Dove siamo? A
Lambrate, uno dei quartieri analizzati da Dietrolangolo.
Il 19 maggio inizia un ciclo di visite alla scoperta di questo quartiere di cui vi sveliamo in anteprima i personaggi che abbiamo conosciuto e che hanno contribuito a creare la nuova identità creativa di questa zona.

Abbiamo incontrato gli architetti Renato Ruatti e Mariano Pichler, due testimoni ma anche protagonisti della rigenerazione delle vecchie fabbriche diventate hub creativi, che hanno riportato a Lambrate il lavoro attirando “tute bianche al posto di quelle blu”. 

Fabio Lucarelli, Presidente dell’Associazione Formidabile è l'autore della trasformazione del vecchio deposito ferroviario in Scalo Lambrate nell’area che farà parte di Reinvinting Cities – che ha reso questi spazi fruibili dai cittadini, dalla mattina alla sera con attività socioculturali di ogni genere, dallo yoga mattutino alle mostre e alle presentazioni di libri.

Meritano una sosta i murales realizzati dai giovani designer Simone Peracchi e Matilde Arduini, sui muri del complesso residenziale Living un the Blue, per raccontare la Lambrate agricola, la toponomastica di cascine e mulini o le storiche e famose fabbriche Innocenti, Faema, Bracco, Brionvega, Cinelli/Columbus e Bombelli.

Dario Monzio Compagnoni, Consigliere del Municipio 3 ha visto la trasformazione - grazie al PRU Rubattino - dell'ex Innocenti in Parco della Lambretta. Quest'area verde ha un fascino tutto metropolitano con la tangenziale che si specchia sull’acqua e i graffiti dei due street-artist internazionali Irwin e Pao, che ne decorano i piloni.

In un’ex ferramenta di via Conte Rosso incontriamo Anne de Carbuccia, artista ambientale che ha fondato il centro studi One Planet One Future per diffondere la conoscenza delle minacce portate al pianeta dal comportamento dell'uomo. Le foto in esposizione documentano ciò che abbiamo, ciò che stiamo perdendo e ciò che abbiamo già perso.


Tra i personaggi più affascinanti e insoliti incontrati in questo progetto c’è Thomas Giglio, che si definisce Camparo della Roggia Molinara. A Cascina Biblioteca, gestisce un’impresa agricola dedicata a persone fragili, affette da disabilità intellettiva. Qui si coltivano a ortaggi sette ettari di terreno con coltura biologica. 


Vincenzo Casati è l'anima di ACLI Lambrate,  punto di riferimento per i lambratesi e per gli abitanti dei quartieri limitrofi. Questo circolo, dal primissimo dopoguerra, offre un'ampia gamma di servizi ai cittadini: dal patronato CAF alla ginnastica dolce, dalla postazione book crossing, alle mostre.

Nell’ex-sede della FAEMA, già convertita per qualche anno in redazione della rivista Abitare si è insediata la scuola di linguaggi creativi Mohole. Qui incontriamo Alessandro Mauri, Direttore della Progettazione didattica. Questa scuola è una  delle realtà che sta cambiando il quartiere, con la sua iniezione di giovani e con i laboratori di arte, design e comunicazione.

Il parroco Don Stafano Venturini ci accoglie nella chiesa di San Faustino e Giovita, una delle più antiche della zona est di Milano. Qui è conservato un affresco, di un autore ignoto, che rappresenta la Vergine con il Bambino in grembo (XII secolo) e che da tempo immemorabile i fedeli chiamano “Madonna delle Grazie”. Nel 1519, fu aggiunta una sagrestia affrescata da artisti di scuola leonardesca.

Riccardo Piperno ha fondato nel 2017 lo spazio di Lievito Creative LAB, in un ex laboratorio della Faema nel cuore di Lambrate. Questo spazio è aperto a chiunque voglia accrescere le proprie competenze artistiche e creative in particolare la serigrafia e la xilografia.

Lambrate è uno dei quartieri milanesi in grande trasformazione, ma che è riuscito a conservare l’autenticità e la spontaneità delle sue origini agricole prima e industriali poi.
Negli ultimi vent'anni ha acquisito uno sguardo moderno accogliendo il mondo di arte e creatività, con un approccio modello e aperto alle contaminazioni.

Autore: AIM Associazione Interessi Metropolitani 22 gennaio 2025
Sabato 1 marzo 2025 andremo alla scoperta di Bergamo, con il suo interessante mix di cultura, produttività arte e gastronomia
Autore: AIM Associazione Interessi Metropolitani 16 gennaio 2025
Il Padiglione sull’Acqua è un viaggio estetico-poetico nell’immaginario dell’ architetto Carlo Scarpa e nella sua passione per la cultura giapponese . Il Giappone rappresentò per l’architetto un universo di ispirazioni ma fu anche il luogo dove, nel 1978, all'apice della sua carriera, mentre ripercorreva i misteriosi tragitti del poeta seicentesco Matsuo Bashō, egli morì per uno strano caso del destino, il 28 novembre, nello stesso giorno dello stesso mese del suo amato poeta errante. Attraverso le impressioni suggerite dal filosofo giapponese Ryosuke Ōhashi, la narrazione si sviluppa lungo il filo di una domanda, la domanda sul senso della bellezza. Il docufilm accomuna in questa riflessione le opere di Scarpa e l’estetica tradizionale giapponese. In particolare sviluppa una coinvolgente analisi narrativa sul Memoriale Brion , il capolavoro di Scarpa a lui commissionato da Onorina Brion in memoria del marito Giuseppe. Il Memoriale, ora inserito nel Patrimonio FAI per volere del figlio Ennio Brion, fu completato, dopo dieci anni di lavori, poco prima che Scarpa salisse sull'aereo che lo avrebbe portato in Giappone, verso il suo ultimo percorso sulle orme del maestro Matsuo Bashō. Il film ci conduce, attraverso le parole del figlio Tobia, degli allievi Guido Pietropoli, Giovanni Soccol, Guido Guidi, e dal ricercatore J.K. Mauro Pierconti, nella città natale di Scarpa, quella Venezia che affacciata verso l'Oriente tanto da Scarpa amato, ci offre squarci poetici ed emblematici della vita dell'architetto. Un sentimento di nostalgia e meraviglia colora tutto il film: la nostalgia per un maestro che non è più con noi, la meraviglia per le straordinarie opere che ci ha donato. Alla proiezione saranno presenti e risponderanno alle domande del pubblico i due registi, Guido Pietropoli e Lucia Borromeo, responsabile FAI per la valorizzazione del Mausoleo Brion. Modererà il dibattito Giulio Martini, presidente del Cinecircolo “André Bazin”. L’evento, realizzato con la collaborazione del Cinecircolo “André Bazin”, gode del patrocinio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano, di AIM e della storica Libreria Bocca 1775. Ingresso libero fino all’esaurimento dei posti. Il Memoriale Brion è visitabile in San Vito D’Altivole (Treviso).
Autore: AIM Associazione Interessi Metropolitani 11 dicembre 2024
A fine ottobre è stata annunciata, presso la sede dell’ ADI Design Museum di via Ceresio 7 a Milano, la selezione dei prodotti scelti per la pubblicazione sull’ADI Design Index 2024 , che potranno partecipare al rinomato Premio Compasso D’Oro ADI 2026 . Tra i progetti selezionati nella categoria “Design dei servizi”, figura anche Archimapping, l'innovativa app sviluppata nel 2023 dal Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito (ABC) del Politecnico di Milano. Questo progetto è stato realizzato grazie al supporto della Fondazione di Comunità Milano e alla collaborazione con AIM. Archimapping raccoglie i 100 edifici più significativi dell'Architettura contemporanea a Milano, dall’Unità d’Italia fino ai giorni nostri. Si tratta di uno strumento prezioso per la promozione culturale della città, che mira a diffondere la conoscenza del territorio e dell’architettura tra cittadini, studenti e turisti, incoraggiando il riconoscimento e il radicamento identitario delle persone nei luoghi in cui vivono e favorendo iniziative per la partecipazione attiva nella cura, tutela e promozione dell'ambiente. L'app offre a tutti la possibilità di vedere Milano come un museo diffuso di Architettura contemporanea. È disponibile in italiano e inglese, include la geolocalizzazione e suggerisce percorsi tematici, consentendo agli utenti di creare itinerari personali basati su criteri tipologici, geografici, autoriali e cronologici. Archimapping e gli altri prodotti scelti per la pubblicazione nell’ADI Design Index 2024 sono stati presentati in una mostra a Milano, presso l’ADI Design Museum, dal 31 ottobre al 17 novembre 2024, e a Roma, nello Spazio WeGil, dal 26 al 30 novembre 2024.
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