L'arte di invecchiare

AIM Associazione Interessi Metropolitani • 14 febbraio 2019

A partire dal lascito del Prof. Marcello Cesa Bianchi il convegno approfondirà il tema dell’invecchiamento, proponendone un'interpretazione attiva in rapporto alla creatività e al confronto generazionale. Il 7 marzo 2019 in via San Barnaba 48

In occasione dell’anniversario dalla morte del Prof. Marcello Cesa Bianchi (marzo 1926-marzo 2018), l’ Università degli studi di Milano , Nestore e ARIPT-FoRP presentano una conferenza in sua memoria, dedicata all’ ”Arte di invecchiare” affrontata secondo differenti declinazioni con il contributo di psicologi e professionisti specializzati.
Il 7 marzo 2019 , dalle 9.30, presso la Società Umanitaria , via San Barnaba 48, Milano.

Marcello Cesa Bianchi , “sempre in anticipo sul suo futuro” , come riporta egli stesso all’interno della sua autobiografia, è stato uno dei padri fondatori della psicologia italiana.
Laureato in medicina e chirurgia nel 1949 e specializzato prima in psicologia e poi in clinica delle malattie nervose e mentali, dagli anni ’50 ha diretto l’Istituto di Psicologia Sperimentale del Comune di Milano, ha fondato l’Istituto di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano, è stato professore di Psicologia dell’invecchiamento presso l’Università Suor Orsola di Napoli e membro di varie associazioni scientifiche di psicologia tra cui l’ ARIPT-FoRP , la Società Italiana di Psicologia e il Collegio Docenti e ricercatori delle Discipline Psicologiche della Paolo Pini .
Per la sua brillante carriera ha ottenuto tre Lauree Honoris Causa e il suo contributo di ricerca scientifica ha prodotto centinaia di volumi e pubblicazioni nel campo della psicologia generale, medica, della devianza, dell’età evolutiva, dell’invecchiamento e dell’età senile .

In particolare quello dell’invecchiamento è stato un tema al Prof. Cesa Bianchi molto caro, al quale si è dedicato per analizzarne il rapporto con la creatività ed evidenziare gli aspetti innovativi del considerare l’anziano come risorsa e non più come problema .

Il convegno “L’arte di invecchiare” , a partire dal lascito di Marcello Cesa Bianchi, vuole approfondire un tema sociale molto attuale, quello dell’invecchiamento, proponendone una lettura interdisciplinare e presentandone un’ interpretazione attiva in rapporto alla creatività e al confronto generazionale .


Programma

Mattino: ore 9.30
Coordina il Prof. Alberto Martinelli, professore emerito, Università degli Studi di Milano
Introduzione: Dott. Alberto Jannuzzelli, presidente della Società Umanitaria e dell’Associazione Nestore
Presentazione: Prof.ssa Carla Facchini, professore senior dell’Università di Milano Bicocca, vice presidente dell’Associazione Nestore

Marcello Cesa Bianchi: il MAESTRO
Prof. Guglielmo Gulotta, già Università di Torino, presidente ARIPT-FoRP

Invecchiamento e creatività
Dr. Giovanni Cesa Bianchi, Università degli studi di Milano
Prof. Carlo Cristini, Università degli studi di Brescia

Invecchiare con i giovani
Prof.ssa Antonietta Albanese, già Università degli studi di Milano, vice presidente ARIPT-FoRP e Comitato scientifico Nestore
Dr.ssa Elena Bocci, Università La Sapienza-Roma e Direttivo ARIPT-FoRP.

Invecchiare con i bambini ed i ragazzi
L’esperienza del gruppo intergenerazionale Nestore
Roberto Brambati e Claudia Alemani dell’Associazione Nestore

Le autobiografie dei nonni per le generazioni future
Ricerche storico-autobiografiche di un invecchiamento attivo

Prof.ssa Paola Cavallero, già Università degli studi di Firenze e Direttivo ARIPT-FoRP

Pomeriggio: ore 14.30

Turismi, generazioni, Società: ricerche interdisciplinari sulle orme del Maestro
Prof.ssa Roberta Maeran, Università di Padova, responsabile scientifica della Rivista ARIPT-FoRP “Psicologia e Turismo”

Una lettura interdisciplinare dell'invecchiamento, tavola rotonda con:
Antonietta Albanese (psicologa), Carla Facchini (sociologa), Sergio Tramma (pedagogista), Francesco della Croce (medico)

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Il Padiglione sull’Acqua è un viaggio estetico-poetico nell’immaginario dell’ architetto Carlo Scarpa e nella sua passione per la cultura giapponese . Il Giappone rappresentò per l’architetto un universo di ispirazioni ma fu anche il luogo dove, nel 1978, all'apice della sua carriera, mentre ripercorreva i misteriosi tragitti del poeta seicentesco Matsuo Bashō, egli morì per uno strano caso del destino, il 28 novembre, nello stesso giorno dello stesso mese del suo amato poeta errante. Attraverso le impressioni suggerite dal filosofo giapponese Ryosuke Ōhashi, la narrazione si sviluppa lungo il filo di una domanda, la domanda sul senso della bellezza. Il docufilm accomuna in questa riflessione le opere di Scarpa e l’estetica tradizionale giapponese. In particolare sviluppa una coinvolgente analisi narrativa sul Memoriale Brion , il capolavoro di Scarpa a lui commissionato da Onorina Brion in memoria del marito Giuseppe. Il Memoriale, ora inserito nel Patrimonio FAI per volere del figlio Ennio Brion, fu completato, dopo dieci anni di lavori, poco prima che Scarpa salisse sull'aereo che lo avrebbe portato in Giappone, verso il suo ultimo percorso sulle orme del maestro Matsuo Bashō. Il film ci conduce, attraverso le parole del figlio Tobia, degli allievi Guido Pietropoli, Giovanni Soccol, Guido Guidi, e dal ricercatore J.K. Mauro Pierconti, nella città natale di Scarpa, quella Venezia che affacciata verso l'Oriente tanto da Scarpa amato, ci offre squarci poetici ed emblematici della vita dell'architetto. Un sentimento di nostalgia e meraviglia colora tutto il film: la nostalgia per un maestro che non è più con noi, la meraviglia per le straordinarie opere che ci ha donato. Alla proiezione saranno presenti e risponderanno alle domande del pubblico i due registi, Guido Pietropoli e Lucia Borromeo, responsabile FAI per la valorizzazione del Mausoleo Brion. Modererà il dibattito Giulio Martini, presidente del Cinecircolo “André Bazin”. L’evento, realizzato con la collaborazione del Cinecircolo “André Bazin”, gode del patrocinio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano, di AIM e della storica Libreria Bocca 1775. Ingresso libero fino all’esaurimento dei posti. Il Memoriale Brion è visitabile in San Vito D’Altivole (Treviso).
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A fine ottobre è stata annunciata, presso la sede dell’ ADI Design Museum di via Ceresio 7 a Milano, la selezione dei prodotti scelti per la pubblicazione sull’ADI Design Index 2024 , che potranno partecipare al rinomato Premio Compasso D’Oro ADI 2026 . Tra i progetti selezionati nella categoria “Design dei servizi”, figura anche Archimapping, l'innovativa app sviluppata nel 2023 dal Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito (ABC) del Politecnico di Milano. Questo progetto è stato realizzato grazie al supporto della Fondazione di Comunità Milano e alla collaborazione con AIM. Archimapping raccoglie i 100 edifici più significativi dell'Architettura contemporanea a Milano, dall’Unità d’Italia fino ai giorni nostri. Si tratta di uno strumento prezioso per la promozione culturale della città, che mira a diffondere la conoscenza del territorio e dell’architettura tra cittadini, studenti e turisti, incoraggiando il riconoscimento e il radicamento identitario delle persone nei luoghi in cui vivono e favorendo iniziative per la partecipazione attiva nella cura, tutela e promozione dell'ambiente. L'app offre a tutti la possibilità di vedere Milano come un museo diffuso di Architettura contemporanea. È disponibile in italiano e inglese, include la geolocalizzazione e suggerisce percorsi tematici, consentendo agli utenti di creare itinerari personali basati su criteri tipologici, geografici, autoriali e cronologici. Archimapping e gli altri prodotti scelti per la pubblicazione nell’ADI Design Index 2024 sono stati presentati in una mostra a Milano, presso l’ADI Design Museum, dal 31 ottobre al 17 novembre 2024, e a Roma, nello Spazio WeGil, dal 26 al 30 novembre 2024.
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