Una serata tra Via Padova e Cimiano: arte, murales e rigenerazione urbana

Federica Mameli • 27 settembre 2021

Una visita guidata inedita tra atmosfere artistiche e multietniche


Giovedì 23 settembre 2021, AIM ha organizzato, nell'ambito del progetto Conoscere Milano, una visita serale inedita tra Via Padova e Cimiano, una porzione di città, sconosciuta ai più, che attualmente si sta rigenerando grazia alla spinta dei creativi e degli enti del terzo settore.

Lungo Via Padova si sono sviluppate infatti una serie di stratificazioni urbane, sociali e culturali spesso in contraddizione tra loro ma che tuttavia riescono a convivere nonostante i loro chiaroscuri. Qui l'identità operaia e multietnica si affianca a quella creativa che da NoLo si sta diffondendo anche nelle aree adiacenti. Troviamo quindi opere di street art accanto alle case popolari, industrie riconvertite in gallerie d'arte insieme a luoghi di condivisione e aggregazione e quelli che rievocano invece la Milano di una volta. Tali connotati rendono quindi questo pezzo di città un esempio perfetto delle dinamiche urbane contemporanee che hanno l'obiettivo di costruire una identità comune creando spazi di dialogo e confronto che spesso nascono dalle attività creative e culturali. 

Prima tappa del tour è stata Assab One, organizzazione no profit nata nel 2002 con un duplice obiettivo: offrire agli artisti uno spazio innovativo di ricerca artistica ed espressione e dare al pubblico l'occasione di relazionarsi direttamente con i processi artistici. Ad Assab One, infatti,  si producono mostre, si organizzano eventi culturali, visite guidate e tanto altro.

Il gruppo si è poi spostato alla libreria Covo della Ladra, dove è stato accolto da Mariana Marenghi che, attraverso il crowfunding, è riuscita a donare alla città un luogo prezioso dove trovare gialli, noir e thriller, spesso introvabili nelle comuni librerie.

Dopo aver attraversato Via Padova, con le sue contraddizioni e le sue atmosfere multietniche, si è approdati agli Orti di Via Padova dove Franco Beccari ha raccontato la nascita, nel 2014 insieme a Legambiente, di questa oasi verde in un luogo che fino a poco tempo prima era oggetto e simbolo di degrado urbano e che ora è diventato un emblema di aggregazione e condivisione, indispensabile per la comunità, grazie anche alle molte proposte educative, di cura dell’ambiente e di promozione culturale.

In Via Padova 84 abbiamo incontrato l'artista Boris Veliz, l'autore del murale di Dante Alighieri, che ha raccontato la genesi e il significato di questo nuovo "landmark dipinto": un omaggio al sommo poeta che però essendo vestito con un poncho vuole rappresentare l'incontro culturale tra Italia e America Latina.

L'ultima tappa per il gruppo è stata presso L'Ex Convitto Parco Trotter, un tempo teatro di abbandono e incuria urbana, e che oggi è sede del progetto temporaneo “Mosso si muove”, proposto da un partenariato di cooperative sociali e associazioni che hanno partecipato al bando indetto dal Comune di Milano e da Fondazione Cariplo, nell’ambito del programma "Lacittàintorno", affinché l’ex Convitto del Parco Trotter possa riaprire le porte e torni cos ad essere abitato dal quartiere e dalla città.

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Il Padiglione sull’Acqua è un viaggio estetico-poetico nell’immaginario dell’ architetto Carlo Scarpa e nella sua passione per la cultura giapponese . Il Giappone rappresentò per l’architetto un universo di ispirazioni ma fu anche il luogo dove, nel 1978, all'apice della sua carriera, mentre ripercorreva i misteriosi tragitti del poeta seicentesco Matsuo Bashō, egli morì per uno strano caso del destino, il 28 novembre, nello stesso giorno dello stesso mese del suo amato poeta errante. Attraverso le impressioni suggerite dal filosofo giapponese Ryosuke Ōhashi, la narrazione si sviluppa lungo il filo di una domanda, la domanda sul senso della bellezza. Il docufilm accomuna in questa riflessione le opere di Scarpa e l’estetica tradizionale giapponese. In particolare sviluppa una coinvolgente analisi narrativa sul Memoriale Brion , il capolavoro di Scarpa a lui commissionato da Onorina Brion in memoria del marito Giuseppe. Il Memoriale, ora inserito nel Patrimonio FAI per volere del figlio Ennio Brion, fu completato, dopo dieci anni di lavori, poco prima che Scarpa salisse sull'aereo che lo avrebbe portato in Giappone, verso il suo ultimo percorso sulle orme del maestro Matsuo Bashō. Il film ci conduce, attraverso le parole del figlio Tobia, degli allievi Guido Pietropoli, Giovanni Soccol, Guido Guidi, e dal ricercatore J.K. Mauro Pierconti, nella città natale di Scarpa, quella Venezia che affacciata verso l'Oriente tanto da Scarpa amato, ci offre squarci poetici ed emblematici della vita dell'architetto. Un sentimento di nostalgia e meraviglia colora tutto il film: la nostalgia per un maestro che non è più con noi, la meraviglia per le straordinarie opere che ci ha donato. Alla proiezione saranno presenti e risponderanno alle domande del pubblico i due registi, Guido Pietropoli e Lucia Borromeo, responsabile FAI per la valorizzazione del Mausoleo Brion. Modererà il dibattito Giulio Martini, presidente del Cinecircolo “André Bazin”. L’evento, realizzato con la collaborazione del Cinecircolo “André Bazin”, gode del patrocinio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano, di AIM e della storica Libreria Bocca 1775. Ingresso libero fino all’esaurimento dei posti. Il Memoriale Brion è visitabile in San Vito D’Altivole (Treviso).
Autore: AIM Associazione Interessi Metropolitani 11 dicembre 2024
A fine ottobre è stata annunciata, presso la sede dell’ ADI Design Museum di via Ceresio 7 a Milano, la selezione dei prodotti scelti per la pubblicazione sull’ADI Design Index 2024 , che potranno partecipare al rinomato Premio Compasso D’Oro ADI 2026 . Tra i progetti selezionati nella categoria “Design dei servizi”, figura anche Archimapping, l'innovativa app sviluppata nel 2023 dal Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito (ABC) del Politecnico di Milano. Questo progetto è stato realizzato grazie al supporto della Fondazione di Comunità Milano e alla collaborazione con AIM. Archimapping raccoglie i 100 edifici più significativi dell'Architettura contemporanea a Milano, dall’Unità d’Italia fino ai giorni nostri. Si tratta di uno strumento prezioso per la promozione culturale della città, che mira a diffondere la conoscenza del territorio e dell’architettura tra cittadini, studenti e turisti, incoraggiando il riconoscimento e il radicamento identitario delle persone nei luoghi in cui vivono e favorendo iniziative per la partecipazione attiva nella cura, tutela e promozione dell'ambiente. L'app offre a tutti la possibilità di vedere Milano come un museo diffuso di Architettura contemporanea. È disponibile in italiano e inglese, include la geolocalizzazione e suggerisce percorsi tematici, consentendo agli utenti di creare itinerari personali basati su criteri tipologici, geografici, autoriali e cronologici. Archimapping e gli altri prodotti scelti per la pubblicazione nell’ADI Design Index 2024 sono stati presentati in una mostra a Milano, presso l’ADI Design Museum, dal 31 ottobre al 17 novembre 2024, e a Roma, nello Spazio WeGil, dal 26 al 30 novembre 2024.
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